Sullo scorso numero di Chitarra Acustica, nel corso della prova delle chitarre Norman, oltre a manifestare un dubbio ‘devastante’ (di quelli che ti tolgono il sonno, eh!) sull’origine del marchio, avevamo sottolineato come questo brand fosse rimasto negli anni un po’ in ombra, rispetto agli altri prodotti da LaSiDo. Nessuno ancora è riuscito a risolvere l’annoso quesito, però l’importatore ci ha decisamente presi in parola, mandando subito una seconda ‘infornata’ di chitarre, direttamente dal Canada, per approfondire il discorso. Non capita spesso di parlare di strumenti della stessa casa per due numeri di seguito, soprattutto con così tanti modelli in esame, ma visto come suonano… ci siamo sacrificati. Quindi tre nuove chitarre Norman, con shape del corpo differenti anche da quelle provate sul numero scorso. Chi sia Robert Godin e tutti gli annessi e connessi della sua ‘città delle chitarre’ a La Patrie evitiamo di ripeterlo per l’ennesima volta: per chi se lo fosse perso fa fede l’articolo già citato. Passiamo direttamente alla prova: andiamo per ordine rigorosamente alfabetico ma che, curiosamente, coincide anche con quello di fascia di prezzo di appartenenza e quindi di livello di finiture.
Encore B20 Mini Jumbo
Personalmente ritengo questo formato del corpo uno dei più azzeccati della casa canadese che, non a caso, lo ripropone in tutte le sue linee di produzione. E, più in generale, trovo che la mini jumbo sia una delle chitarre più versatili e intelligenti in circolazione. La B20 ha la tavola in abete massello, molto chiaro e con venature sottili, mentre fasce e fondo sono in laminato di ciliegio. Il manico in mogano monta una tastiera in palissandro, in match con il ponte dal design molto semplice ma efficace. Le giunzioni della cassa sono ornate con un binding in celluloide, stesso materiale utilizzato per il battipenna nero. La rosetta della buca è una cifra stilistica della Norman, con il caratteristico motivo a foglie d’acero dal sapore piacevolmente campanilista. La paletta dal taglio molto… Martin – inutile nascondersi dietro a un dito – è impiallacciata in palissandro, con il logo della casa beige. Monta meccaniche cromate di produzione interna dal funzionamento ineccepibile. Sulla fascia superiore sono presenti i controlli del sistema di amplificazione on board, un Fishman Presys. Spiace ripetersi, ma a volte è assolutamente necessario: la realizzazione di queste chitarre è assolutamente ineccepibile. Nessuna imperfezione di sorta a vista, fuori e dentro la cassa.
Perfettamente bilanciata, ben settata, comoda sia per la scala corta che per il nut leggermente ‘sovradimensionato’ a 46 mm, è una chitarra che si suona da subito, con piacere. Come già accennato, si tratta di uno strumento versatile, adatto a fare un po’ di tutto, con plettro o senza. I bassi sono robusti senza essere invadenti, i medi sono definiti e presenti, i cantini rotondi e mai squillanti.
Ideale come prima chitarra seria, se ancora non si hanno le idee chiare su cosa fare ‘da grandi’ o come ‘cavallo da lavoro’ se si ha la necessità di viaggiare leggeri. La presenza di un sistema di amplificazione di buona qualità, senza essere esoterico, è un ulteriore pregio in questo senso.
Folk ST40
Se la B20 è la quintessenza della versatilità, la ST40 è decisamente il suo epigono. Corpo OM, con tavola in cedro (massello) e paletta slotted, sembra proclamare a gran voce la sua vocazione al fingerstyle. Anche in questo caso fasce e fondo sono in laminato di ciliegio e le caratteristiche del blocco manico/tastiera/ponte assolutamente identiche a quelle della mini jumbo. Identica anche la rosetta alla buca, questa volta priva di battipenna. Sembra proprio che la Norman dedichi una particolare cura al setup degli strumenti (e non è così scontato, anche per marchi ben più noti) perché, di nuovo, si tratta di una chitarra ben bilanciata e con action assolutamente perfetta. Come previsto, siamo decisamente in ambienti sonori riservati a dita e unghie, al massimo si può pensare di indossare un plettro da pollice.
Il focus della chitarra è estremamente centrato sulle frequenze giuste, in modo da semplificare un po’ la vita dell’esecutore. La melodia ‘buca’ facilmente, bassi e medi sono ben equilibrati e definiti. Il sustain è lungo, corposo, e arricchito da una punta di riverbero naturale che lo rende estremamente musicale. Anche in questo caso la presenza del sistema di amplificazione on board è un bonus da non trascurare: completa la vocazione di uno strumento ben realizzato e con una decisa predisposizione per il plug ’n’ play.
Folk ST 68
Dulcis in fundo, arriviamo alla dread. E, in questo caso, non si tratta solo di un modo di dire: se le altre due sono buone, ottime chitarre, questa ST 68 è davvero strepitosa. Realizzata interamente con legni masselli, abete chiarissimo per la tavola e un bel palissandro indiano, molto scuro e marezzatto, per fasce e fondo, per il manico differisce dalle sorelline minori solo per le meccaniche, che in questo caso sono dorate e vintage style. Al battipenna, questa volta tartarugato, si accompagna il solito fregio alla buca. Realizzazione impeccabile, tanto per ripertere le stesse cose per l’ennesima volta.
Alla prova pratica lascia a bocca aperta: suona alla grande. Una dread come si deve, di quelle buone, ben riuscite. Con una botta impressionante, volume imponente e una definizione su tutta la gamma assolutamente perfetta. Se si mette tutto questo assieme a un manico settato come di deve, con il nut da 46 mm e la scala corta… il risultato è davvero molto vicino alla perfezione. Difficile dire per chi ‘non’ sia adatta. Il fingerstyler che ama certe sonorità troverà il manico perfetto per le sue esigenze. Il picker più agguerrito non potrà fare a meno di apprezzare i vantaggi della scala corta, senza rinunciare a volume e definizione.
Ecco, in questo caso, forse, il Presys di serie è un po’ limitato. Forse un sistema più evoluto avrebbe reso maggior giustizia a uno strumento di questo calibro.
In conclusione, l’ottima impressione che le Norman avevano suscitato esce rafforzata da questo ulteriore, approfondito test. Strumenti a prezzi ‘orientali’ realizzati con cura, ben settati, con un sistema di amplificazione dignitoso e che suonano bene sin da subito. Una menzione speciale alla ST68, che sarà anche di fascia ‘alta’ per la casa canadese ma che, per il prezzo a cui viene proposta, è davvero una chitarra strepitosa.
mario-giovannini@chitarra-acustica.net
Encore B20 Mini Jumbo
Tipo: chitarra acustica
Costruzione: Canada
Distributore: Carisch SpA – Viale Italia, 88 – 20020 Lainate (MI)
www.carisch.it
Prezzo: € 549 (IVA inclusa)
Top: abete
Catene: abete
Fasce e fondo: ciliegio
Manico: mogano
Tastiera: palissandro
Binding: celluloide
Meccaniche: cromate
Amplificazione: Fishman Presys
Scala: 648 mm
Tasti: 20
Folk ST40
Tipo: chitarra acustica
Costruzione: Canada
Distributore: Carisch SpA – Viale Italia, 88 – 20020 Lainate (MI)
www.carisch.it
Prezzo: € 789 (IVA inclusa)
Top: cedro
Catene: cedro
Fasce e fondo: ciliegio
Manico: mogano
Tastiera: palissandro
Binding: celluloide
Meccaniche: cromate
Amplificazione: Fishman Presys
Scala: 648 mm
Tasti: 20
Folk ST68
Tipo: chitarra acustica
Costruzione: Canada
Distributore: Carisch SpA – Viale Italia, 88 – 20020 Lainate (MI)
www.carisch.it
Prezzo: € 1290 (IVA inclusa)
Top: abete
Catene: abete
Fasce e fondo: palissandro
Manico: mogano
Tastiera: palissandro
Binding: celluloide
Meccaniche: dorate
Amplificazione: Fishman Presys
Scala: 648 mm
Tasti: 20