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Madame Guitar 2014 – La nona edizione (2)

(di Andrea Carpi / foto di Riccardo Bostiancich e Gerardo Barghini) – Le speranze di una giornata di sole per i concerti in piazza Garibaldi sono andate più che soddisfatte, perché il sabato mattina il sole veramente picchia in una piazza che si riempie man mano, riducendo fino all’esaurimento i pochi spazi d’ombra.

Miki Martina
Miki Martina

Questo non scoraggia gli appassionati e i curiosi, attenti ad ascoltare le canzoni del cantautore tarvisiano Miki Martina che parlano di amicizia, di montagne, di qualcosa ancora più in alto che guarda benevolo giù in basso, il tutto con la sua voce graffiante tirata su a pane e Springsteen.

Reverend & The Lady
Reverend & The Lady

E l’entusiasmo cresce con il sempre gustoso set di Reverend & the Lady, stavolta nella versione estesa del quartetto: Mauro Ferrarese alla chitarra resofonica e voce ed Alessandra Cecala al contrabbasso e voce, con Paolo Degiuli alla tromba e Giusi Pesenti alle piccole (ma numerose) percussioni. Sobri, ma non freddi, generosi, ma non sopra le righe, tecnici, ma non esibizionisti, i quattro riescono a portare il pubblico al livello ‘giusto’ di partecipazione con i loro blues e ragtime che non invecchiano; e, ci sia concesso… che voce la Cecala!
Nel frattempo il pittore Franco Ori imposta a fianco del palco naturale fra la chiesa e il municipio un ritratto gigante di Johnny Cash, che terminerà nel pomeriggio con risultati impressionanti per la vivezza dello sguardo penetrante del soggetto.

Franco Ori
Franco Ori
Marcello Milanese
Marcello Milanese

Pomeriggio ancora in piazza ed è il blues sanguigno di Marcello Milanese a cancellare le tracce di sonnolenza del dopo pranzo tra gli spettatori, comunque puntuali e sempre numerosi. La piazza è in ombra, c’è quasi fresco, ma sono torride la chitarra resofonica e la voce di Marcello, graffiante, roca o dolce a seconda dei brani che snocciola senza soluzione di continuità.

Andrea Tarquini
Andrea Tarquini

Un set ‘tosto’ e distante per atmosfera da quello più rilassato di Andrea Tarquini, dedicato alle canzoni di Stefano Rosso, cantautore prematuramente scomparso e dalla vena poetica e popolare insieme. Tarquini lo richiama anche nella voce (del resto, ne è stato il chitarrista) e fa apprezzare quanto Rosso aveva composto anche da chi forse non l’aveva nemmeno conosciuto, se non per la ‘canzone dello spinello’ – “Una storia disonesta” – del ’76.

Dario Fornara
Dario Fornara

L’atmosfera diventa ancor più intima quando tocca a Dario Fornara, fingerstylist di poche parole ma di grande sensibilità interpretativa. Dovrebbe presentare il recente e interessante CD Sequeri, ma sorprende tutti con deliziose cover di Lennon, Fossati, De Gregori e Paoli prima di presentare anche se stesso come autore, con alcune perle del proprio album. La piazza non batte ciglio per i radicali mutamenti da un set all’altro, né c’è viavai di chi gradisce solo alcune proposte: tutti ascoltano tutto e molti cercano gli artisti alla fine dei loro set per acquistarne i CD.

Clara Rose
Clara Rose

Ultimo set, trionfale per come il pubblico l’ha seguito, per la cantautrice irlandese Clara Rose, già a Tricesimo a marzo per il St. Patrick’s Festival e subito invitata a Madame Guitar. Grande semplicità, voglia di suonare, una canzone d’autore venata di blues e una voce strepitosa usata senza incertezze; in più, sul palco anche la madre Liz Monahan che l’ha accompagnata, altra grande voce in alcuni duetti da far spellare le mani al pubblico entusiasta.

Maurizio Brunod
Maurizio Brunod

La seconda serata a teatro si apre con Maurizio Brunod, già nel 2013 al festival con Ralph Towner e l’Italian Guitars Trio, ma ora con una novità editoriale – Il Manuale di sopravvivenza del chitarrista curioso – e un CD dedicato all’acustica, Acoustic Dream, entrambi per Fingerpicking.net. In questi casi il direttore artistico Miconi non sa dire di no, specie con un chitarrista di tale sensibilità e tecnica.

Francesco Piu
Francesco Piu

Il pubblico lo percepisce e gradisce molto il suo breve set, ma è altrettanto pronto ad entusiasmarsi per il sardo Francesco Piu, una vera forza della natura sul palco. Blues, blues e ancora blues con una carica contagiosa quanto controllata dal giovane talentuoso chitarrista, che ormai si è già fatto un nome nell’affollato panorama blues internazionale.

Paolo Bonfanti & Martino Coppo
Paolo Bonfanti & Martino Coppo

Difficile suonare dopo di lui, ma da professionisti navigati, nonché ottimi strumentisti alla chitarra e al mandolino, Paolo Bonfanti & Martino Coppo ‘distraggono’ il pubblico dal set precedente e con la loro bravura lo accompagnano tra le tracce del recente CD Friend of a Friend, fra blues, country e bluegrass di grande signorilità e perfezione.

Dodi Battaglia
Dodi Battaglia

Set finale, particolarmente atteso per la presenza della ‘chitarra dei Pooh, Dodi Battaglia, al quale è stato ‘concesso’ senza pensarci un attimo la chance di alternare l’elettrica all’acustica, con immnesa gioia dei tanti fan arrivati a Tricesimo apposta per lui anche da fuori regione. Più che un concerto, una chiaccherata fra amici con inserti di chitarra, dettagli tecnici e aneddoti sui pezzi, eseguiti con la bravura che gli viene unanimemente riconosciuta. Abbiamo ascoltato brani dal suo CD dedicato all’acustica – D’Assolo del 2003, ristampato nel 2012 con l’aggiunta dell’inedito “4.3.2012” dedicato Lucio Dalla – e qualche classico del repertorio Pooh, ma anche l’annuncio dell’imminente uscita di un disco con Tommy Emmanuel. Un finale di serata sereno con un pubblico felice dell’incontro con il mitico Dodi, ma anche di aver potuto conoscere altri musicisti fino a quel momento non ancora conosciuti e apprezzati.

Andrea Carpi

PUBBLICATO
Chitarra Acustica, 11/2014, pp.26-27

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